UNA TURCA A GENOVA
Nome: Ayse
Età: 24 anni
Provenienza: Istanbul (Turchia)
Programma di scambio: Erasmus (la Turchia, pur non facendo parte dell'Unione europea, aderisce al programma Erasmus)
Occupazione attuale: studentessa e fotografa
Quando sei arrivata a Genova? Sono arrivata per la prima volta nel secondo semestre dell'a.a. 2012-2013, poi sono tornata in Turchia e dopo aver lavorato per un po' ho deciso di tornare a Genova per iscrivermi alla laurea magistrale in Scienze Internazionali e Diplomatiche.
Quale è stata la più bella esperienza che hai fatto in Erasmus? Senza dubbio viaggiare, conoscere persone di diversa provenienza e scoprire culture nuove. Noi turchi non facciamo parte dell'Unione europea quindi non possiamo circolare liberamente in Europa, ma una volta ottenuto il visto possiamo muoverci senza problemi all'interno dell'Ue. Io ho visitato tantissimi paesi tranne la Scandinavia ed è stata una esperienza bellissima.
E il momento più difficile? Ho avuto delle difficoltà per quanto riguarda la registrazione degli esami quando sono tornata in Turchia, ma per il resto è sempre andato tutto bene.
Quali sono le maggiori differenze culturali tra l'Italia e la Turchia? Nel mio paese, purtroppo, ci sono problemi legati alla libertà e all'uguaglianza della donna. C'è meno libertà d'espressione che in Europa.
Cosa ne pensi dell'ingresso della Turchia nell'Ue? Secondo me per l'economia europea la Turchia potrebbe essere una medicina però non siamo pronti per l'ingresso nell'Unione europea, abbiamo bisogno di tempo per adeguarci alla tutela europea dei diritti umani e delle libertà. La parte occidentale della Turchia potrebbe essere pronta, ma quella orientale no. Inoltre adesso abbiamo problemi di guerra al confine e un grosso problema interno legato alla questione dei curdi che vogliono l'indipendenza. Senza risolvere il problema delle frontiere con il Medio Oriente sarà impossibile entrare nell'Ue.
Ti senti un po' europea dopo questa esperienza? Avendo fatto un'esperienza all'estero anche in Medio Oriente, in Azerbaijan, conosco bene sia la cultura europea che quella medio-orientale. Mi sento culturalmente più vicina all'Europa perché ho sempre vissuto nella parte occidentale della Turchia, ma per quanto riguarda le mie origini e quelle del mio popolo mi sento più medio-orientale. Riguardo all'Islam, ad esempio, io vedo i fatti attuali dell'Isis con un altro occhio rispetto agli osservatori occidentali perché sono cresciuta in un paese musulmano e so che quelle violenze non sono espressione di una religione mentre gli europei identificano più facilmente questi atti con la religione musulmana, ma solo perché conoscono meno l'Islam.
Come mai qui a Genova nessuna delle ragazze turche che vengono in Erasmus porta il velo? Casualità o c'è un motivo?
Se vivi nella campagna, in Turchia, ricevi un po' di pressione per indossare l'hijab (il velo islamico) anche se non è obbligatorio. Mentre quando vengono qui forse sentono una cultura più aperta anche se è difficile che se lo tolgano perché ormai fa parte della loro identità.
La Turchia è un paese più moderno rispetto all'Iran e all'Arabia Saudita per quanto riguarda la libertà religiosa ma adesso essendoci un governo di destra se porti il velo hai più facilità a trovare un impiego pubblico.
Oggi si dibatte molto sulla volontà di indipendenza dei curdi, tu cosa ne pensi? In realtà, siamo sempre vissuti bene insieme, il popolo curdo è tutelato in Turchia, la lingua curda viene insegnata nelle scuole, hanno i loro canali televisivi, i loro seggi in parlamento e così via. La loro volontà di indipendenza rappresenta un problema per la Turchia che è un paese molto nazionalista. Quando incontro dei curdi qui a Genova, e ce ne sono molti, parliamo serenamente e andiamo d'accordo mentre in Turchia facciamo la guerra. Molti di loro comunque sostengono che senza la Turchia non riuscirebbero a mantenersi economicamente.
Un'altra questione ancora aperta per gli osservatori occidentali è quella del cosiddetto genocidio degli armeni, tu cosa ne pensi? Io avevo fatto una tesina sull'Armenia quando frequentavo l'Università di Istanbul e mi ero informata al riguardo. La Turchia ha più volte invitato il governo armeno a creare una commissione mista per indagare sui fatti avvenuti in quegli anni, ma loro si sono sempre rifiutati di collaborare in questo senso.
Per concludere: il posto più bello del tuo paese: la vista di Istanbul entrando nel Bosforo (il fiume che attraversa la città) oppure la costa meridionale della Turchia e la bellissima Smirne.
E il posto più bello che hai visto in Europa? Roma, Barcellona, ma per me il top è sempre Istanbul.
Angelica Radicchi
Età: 24 anni
Provenienza: Istanbul (Turchia)
Programma di scambio: Erasmus (la Turchia, pur non facendo parte dell'Unione europea, aderisce al programma Erasmus)
Occupazione attuale: studentessa e fotografa
Quando sei arrivata a Genova? Sono arrivata per la prima volta nel secondo semestre dell'a.a. 2012-2013, poi sono tornata in Turchia e dopo aver lavorato per un po' ho deciso di tornare a Genova per iscrivermi alla laurea magistrale in Scienze Internazionali e Diplomatiche.
Quale è stata la più bella esperienza che hai fatto in Erasmus? Senza dubbio viaggiare, conoscere persone di diversa provenienza e scoprire culture nuove. Noi turchi non facciamo parte dell'Unione europea quindi non possiamo circolare liberamente in Europa, ma una volta ottenuto il visto possiamo muoverci senza problemi all'interno dell'Ue. Io ho visitato tantissimi paesi tranne la Scandinavia ed è stata una esperienza bellissima.
E il momento più difficile? Ho avuto delle difficoltà per quanto riguarda la registrazione degli esami quando sono tornata in Turchia, ma per il resto è sempre andato tutto bene.
Quali sono le maggiori differenze culturali tra l'Italia e la Turchia? Nel mio paese, purtroppo, ci sono problemi legati alla libertà e all'uguaglianza della donna. C'è meno libertà d'espressione che in Europa.
Cosa ne pensi dell'ingresso della Turchia nell'Ue? Secondo me per l'economia europea la Turchia potrebbe essere una medicina però non siamo pronti per l'ingresso nell'Unione europea, abbiamo bisogno di tempo per adeguarci alla tutela europea dei diritti umani e delle libertà. La parte occidentale della Turchia potrebbe essere pronta, ma quella orientale no. Inoltre adesso abbiamo problemi di guerra al confine e un grosso problema interno legato alla questione dei curdi che vogliono l'indipendenza. Senza risolvere il problema delle frontiere con il Medio Oriente sarà impossibile entrare nell'Ue.
Ti senti un po' europea dopo questa esperienza? Avendo fatto un'esperienza all'estero anche in Medio Oriente, in Azerbaijan, conosco bene sia la cultura europea che quella medio-orientale. Mi sento culturalmente più vicina all'Europa perché ho sempre vissuto nella parte occidentale della Turchia, ma per quanto riguarda le mie origini e quelle del mio popolo mi sento più medio-orientale. Riguardo all'Islam, ad esempio, io vedo i fatti attuali dell'Isis con un altro occhio rispetto agli osservatori occidentali perché sono cresciuta in un paese musulmano e so che quelle violenze non sono espressione di una religione mentre gli europei identificano più facilmente questi atti con la religione musulmana, ma solo perché conoscono meno l'Islam.
Come mai qui a Genova nessuna delle ragazze turche che vengono in Erasmus porta il velo? Casualità o c'è un motivo?
Se vivi nella campagna, in Turchia, ricevi un po' di pressione per indossare l'hijab (il velo islamico) anche se non è obbligatorio. Mentre quando vengono qui forse sentono una cultura più aperta anche se è difficile che se lo tolgano perché ormai fa parte della loro identità.
La Turchia è un paese più moderno rispetto all'Iran e all'Arabia Saudita per quanto riguarda la libertà religiosa ma adesso essendoci un governo di destra se porti il velo hai più facilità a trovare un impiego pubblico.
Oggi si dibatte molto sulla volontà di indipendenza dei curdi, tu cosa ne pensi? In realtà, siamo sempre vissuti bene insieme, il popolo curdo è tutelato in Turchia, la lingua curda viene insegnata nelle scuole, hanno i loro canali televisivi, i loro seggi in parlamento e così via. La loro volontà di indipendenza rappresenta un problema per la Turchia che è un paese molto nazionalista. Quando incontro dei curdi qui a Genova, e ce ne sono molti, parliamo serenamente e andiamo d'accordo mentre in Turchia facciamo la guerra. Molti di loro comunque sostengono che senza la Turchia non riuscirebbero a mantenersi economicamente.
Un'altra questione ancora aperta per gli osservatori occidentali è quella del cosiddetto genocidio degli armeni, tu cosa ne pensi? Io avevo fatto una tesina sull'Armenia quando frequentavo l'Università di Istanbul e mi ero informata al riguardo. La Turchia ha più volte invitato il governo armeno a creare una commissione mista per indagare sui fatti avvenuti in quegli anni, ma loro si sono sempre rifiutati di collaborare in questo senso.
Per concludere: il posto più bello del tuo paese: la vista di Istanbul entrando nel Bosforo (il fiume che attraversa la città) oppure la costa meridionale della Turchia e la bellissima Smirne.
E il posto più bello che hai visto in Europa? Roma, Barcellona, ma per me il top è sempre Istanbul.
Angelica Radicchi