Com'è andata la Simulazione di Genova
Il 13 maggio in Aula Mazzini si è svolta la simulazione del Parlamento europeo a cui partecipavano ragazzi provenienti dall’università di Scienze Politiche di Genova e dalle scuole superiori di Genova e La Spezia.
Ma come è stata organizzata?
Dopo aver avuto i nominativi di chi voleva aderire alla simulazione, noi, tutor e tirocinanti del progetto Hopeurope2, li abbiamo smistati nei diversi partiti politici europei cercando di bilanciare i gruppi in base alle reali proporzioni dell’europarlamento. In seguito abbiamo creato i relativi gruppi sul Social Network più usato, così da rendere più veloci i contatti e più facile l’organizzazione.
Inseriti i ragazzi nei sette gruppi politici è iniziata la parte più difficile.
Una parte piuttosto complicata della preparazione è stata quella di individuare le linee del partito e cercare di rispettarle, indipendentemente dalle preferenza o dai gusti personali. Alcuni per prepararsi hanno studiato a fondo il sito del gruppo politico, con le linee guida e i diversi punti di vista interni al partito stesso, altri hanno ascoltato i discorsi dei parlamentari grazie a internet e gli universitari hanno sfruttato le loro conoscenze in campo politico. Noi tutor abbiamo sicuramente cercato il più possibile di aiutarli a preparars irispondendo alle loro domande, mandando link segnalando il sito di Hopeurope2 dove reperire del materiale.
Gli argomenti da affrontare erano diversi, divisi in cinque tematiche principali; cooperazione e sviluppo, commercio equo e solidale, politica energetica, politica estera e di sicurezza comune, politiche sull’antiterrorismo e politica fiscale. Ciascun gruppo aveva un massimo di due o tre risoluzioni da poter redigere, dato che per discuterne avrebbero avuto solo la mattina, scegliendo tra gli argomenti sopra citati. Le risoluzioni sono state diverse e molti membri dei singoli gruppi si sono incontrati per poterle scrivere insieme, la maggior parte delle volte con l’aiuto di noi tutor.
Dopo aver scritto le risoluzioni, un altro compito molto importante da svolgere, era quello di scrivere gli emendamenti per modificare, aggiungere o eliminare qualche punto delle risoluzioni scritte dai partiti avversari. Anche in questo caso sono stati segnalati dai tutor vari emendamenti alle reali risoluzioni presentate all’assemblea parlamentare dell’Unione Europea.
In seguito a due settimane di preparativi, finalmente l’Aula Mazzini era pronta ad ospitare i rappresentanti dei partiti politici, accolti facendoli firmare sul foglio delle presenze e consegnando loro i badge nominativi.
La sessione si è aperta con l’Inno alla Gioia, inno ufficiale dell’Unione europea, seguita dall’elezione del Presidente; dopodiché finalmente sono iniziate le discussioni sulle singole risoluzioni presentate e, più tardi, sugli emendamenti.
La simulazione è sicuramente servita a chi ha deciso di parteciparvi; è stato un utile gioco di ruolo, volto a cercare di immedesimarsi in un europarlamentare, a porsi domande, a tentare di trovarvi delle risposte adeguate e possibili.
Ludovica Bombelli
Ma come è stata organizzata?
Dopo aver avuto i nominativi di chi voleva aderire alla simulazione, noi, tutor e tirocinanti del progetto Hopeurope2, li abbiamo smistati nei diversi partiti politici europei cercando di bilanciare i gruppi in base alle reali proporzioni dell’europarlamento. In seguito abbiamo creato i relativi gruppi sul Social Network più usato, così da rendere più veloci i contatti e più facile l’organizzazione.
Inseriti i ragazzi nei sette gruppi politici è iniziata la parte più difficile.
Una parte piuttosto complicata della preparazione è stata quella di individuare le linee del partito e cercare di rispettarle, indipendentemente dalle preferenza o dai gusti personali. Alcuni per prepararsi hanno studiato a fondo il sito del gruppo politico, con le linee guida e i diversi punti di vista interni al partito stesso, altri hanno ascoltato i discorsi dei parlamentari grazie a internet e gli universitari hanno sfruttato le loro conoscenze in campo politico. Noi tutor abbiamo sicuramente cercato il più possibile di aiutarli a preparars irispondendo alle loro domande, mandando link segnalando il sito di Hopeurope2 dove reperire del materiale.
Gli argomenti da affrontare erano diversi, divisi in cinque tematiche principali; cooperazione e sviluppo, commercio equo e solidale, politica energetica, politica estera e di sicurezza comune, politiche sull’antiterrorismo e politica fiscale. Ciascun gruppo aveva un massimo di due o tre risoluzioni da poter redigere, dato che per discuterne avrebbero avuto solo la mattina, scegliendo tra gli argomenti sopra citati. Le risoluzioni sono state diverse e molti membri dei singoli gruppi si sono incontrati per poterle scrivere insieme, la maggior parte delle volte con l’aiuto di noi tutor.
Dopo aver scritto le risoluzioni, un altro compito molto importante da svolgere, era quello di scrivere gli emendamenti per modificare, aggiungere o eliminare qualche punto delle risoluzioni scritte dai partiti avversari. Anche in questo caso sono stati segnalati dai tutor vari emendamenti alle reali risoluzioni presentate all’assemblea parlamentare dell’Unione Europea.
In seguito a due settimane di preparativi, finalmente l’Aula Mazzini era pronta ad ospitare i rappresentanti dei partiti politici, accolti facendoli firmare sul foglio delle presenze e consegnando loro i badge nominativi.
La sessione si è aperta con l’Inno alla Gioia, inno ufficiale dell’Unione europea, seguita dall’elezione del Presidente; dopodiché finalmente sono iniziate le discussioni sulle singole risoluzioni presentate e, più tardi, sugli emendamenti.
La simulazione è sicuramente servita a chi ha deciso di parteciparvi; è stato un utile gioco di ruolo, volto a cercare di immedesimarsi in un europarlamentare, a porsi domande, a tentare di trovarvi delle risposte adeguate e possibili.
Ludovica Bombelli